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“Da grande sarò una cantante”, si diceva
ancora bambina Silvia Mezzanotte. Ma la sua timidezza le permetteva
di cantare solo al sicuro, tra le pareti della sua camera...
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Il suo percorso artistico ha ufficialmente inizio, nel 1990, quando
partecipa alla 39esima edizione del Festival di Sanremo – categoria
Giovani, con la canzone “Sarai grande”, piazzandosi al quarto posto.
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Negli anni ’90 l’artista bolognese sperimenta e misura il suo
talento con collaborazioni importanti con altri big della musica
italiana, tra i quali: Francesco De Gregori, Mia Martini, Laura
Pausini, Andrea Bocelli.
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Nel 1999 diventa la voce dei Matia Bazar e insieme alla storica
band, nel 2000, partecipa alla 49esima edizione del Festival della
Canzone Italiana con il brano “Brivido caldo”, che si piazza
all’ottavo posto. La giuria demoscopica li vorrebbe al terzo posto e
infatti il singolo, diviene un nuovo “classico” del gruppo. La
stessa formazione ritorna all’Ariston l’anno successivo salendo sul
podio, al terzo posto, con “Questa nostra grande storia d’amore”.
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Il 2002 è l’anno della consacrazione: con il brano“Messaggio
d’amore” i Matia Bazar vincono il Festival e partono per un tour
internazionale, dal quale viene realizzato “Messaggi dal vivo”, il
primo album live del gruppo.
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Silvia, scalda con la sua voce i più grandi successi del passato e
del presente dei Matia da “Cavallo bianco” a “Ti sento” da “Brivido
caldo” a “Vacanze romane”, da “Solo tu” e “Messaggio d’amore”.
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Nel 2004, interrompe il percorso artistico con lo storico gruppo
per dedicarsi nuovamente alla carriera solista.
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Dopo un lungo lavoro, nel 2006, ritorna sulle scene con l’album “Il
viaggio”, prodotto da Alessandro Colombini, che contiene otto brani,
cuciti sulle sue esigenze, prima tra tutte quella di parlare al
femminile, facendosi così interprete e traduttrice dei pensieri e
delle paure delle donne.
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Nello stesso anno Massimo Ranieri, la sceglie per duettare con lui
in “Perdere l’amore”, brano inserito nell’album dell’artista
napoletano “Canto perché non so nuotare”; lo stesso, dopo l’esito
felice del duetto che impreziosisce l’album, la vuole al suo fianco
nel 2007 come ospite fissa nel suo show televisivo “Tutte donne
tranne me”, che va in onda sulla Rai uno.
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L’artista attratta sempre e in modo esclusivo – come lei stessa ha
più volte affermato – dal mondo musicale delle donne, torna alle
radici: le grandi interpreti femminili. Partecipa così a diverse
trasmissioni radiofoniche e televisive, attingendo dai repertori
delle regine della musica internazionale.
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Nel 2008 esce “Lunatica”, un album raffinato nel quale la cantante
affronta il suo passato ed il suo presente. Dodici canzoni per
svelare paure, fragilità, contraddizioni, curiosità e altri aspetti
di una delle più belle voci del panorama musicale italiano. Per la
prima volta, la Mezzanotte firma alcune delle canzoni del disco. Il
primo singolo estratto è “Non c’è contatto”, che diventa un video
cult anche grazie alla regia di Luciano Melchionna e
l’interpretazione dell’attrice Carolina Crescentini. Nell’album si
circonda di grandi autori (da Raf a Grazia Verasani, da Franco
Battiato a Goran Kuzminac e Vincenzo Incenzo, da Riccardo Cocciante
e Marco Luberti a Ron).
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Il secondo singolo “Silvia che freddo”, è scritto di getto dalla
scrittrice Grazia Verasani, sua amica di vecchia data, dopo una
serata di confidenze davanti ad una bottiglia di buon vino rosso.
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La voglia di ritornare a dare voce alle sue donne, però, non è sazia
e, nel 2009, debutta in teatro con il suo recital “Le mie Regine”,
nel quale, accompagnata da Pino De Fazio al pianoforte, Luca
Cantelli al contrabasso e Max Govoni alla batteria celebra in
dimensione acustica, le più grandi interpreti di tutti i tempi.
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A settembre 2010 torna ad essere la voce dei Matia Bazar. Riprende a
pieno titolo il ruolo di vocalist con il nuovo lavoro discografico
“Conseguenza logica”, un album che parla dei mille volti dell'amore.
Nel 2012, con il gruppo, torna sul palcoscenico di Sanremo con il
brano “Sei tu”. Nel corso della kermesse Silvia duetta con Al
Jarreau nel memorabile “Speak softly love”, colonna sonora de “Il
padrino” e con Mauro Coruzzi (in arte Platinette) proponendo una
versione suggestiva e intima del brano in gara.
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Continuano di pari passo i concerti con i Matia Bazar ed il tour di
Regine. |
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